Facendo le prime esperienze dentro a un corpo e con un cervello non mio, appresi che allo specchio tutti ci vediamo più simmetrici e affascinanti di come siamo in realtà. Il nostro ego inganna la vista, forse per compiacerci e infondere maggior sicurezza in noi stessi, o forse solo per l’abitudine dell’immagine che ci portiamo dietro dalla nascita e che vediamo alterarsi microscopicamente ogni giorno che passa.
Giuliano Golfieri, Alter Ego: Memorie di un viaggiatore ultracorporeo