Lei stesso”, Malaussène, “lei stesso”! L'”identità”, cos’è questo snobismo? Crede che siamo “noi stessi” intorno a questo tavolo? Essere “se stesso”, signore, significa essere il cavallo giusto, al momento giusto, sulla casa giusta della scacchiera giusta! O la regina, o l’alfiere, o l’ultimo dei pedoni!Ma mi sento già rispondere a Julie, con un filo di voce velenosa che, appunto, non è la mia voce:-Ah, sì? Perché io non sono me stesso?
Daniel Pennac, La Petite marchande de prose